sabato 26 settembre 2009

Franceschini: "Nuovo centro-sinistra? sarebbe una vocazione minoritaria"

Il partito democratico non deve guardare al grande centro, perché si condannerebbe a una vocazione minoritaria. Se il lodo Alfano fosse bocciato, si tornerebbe alla legge uguale per tutti. Servono anticorpi contro l'illegalità, ma non c'è una questione morale interna al partito. L'antiberlusconismo non è anti-italiano, bisogna avere il coraggio di fare più opposizione. Dario Franceschini risponde così ai quasi 400 messaggi che gli arrivano in diretta durante il videoforum di Repubblica Tv.
Il grande centro
"Le grandi manovre al centro sono in corso - dice il segretario del Pd - ma qualche volta ho l'impressione che chi ci pensa abbia una vocazione minoritaria in mente. Quando si fa capire che non sarebbe male che nascesse un partito di centro io dico: 'allora stavamo dove eravamo'. Se siamo convinti che il Pd non abbia una capacità espansiva allora potevamo fare a meno di fare questa fatica. A favorire la nascita di un nuovo centro poi potremmo scoprire che quello si allea con la destra, e noi stiamo all'opposizione per altri trent'anni. Io contrasterò in ogni modo la vocazione minoritaria del Pd".
Congresso e primarie
"I primi a essere convinti di allargare il momento della decisione agli elettori sono gli iscritti", dice Franceschini, "per chi pensa il contrario è troppo tardi, perché la sovranità è affidata al popolo delle primarie". Il segretario risponde in diretta alle dichiarazioni di Massimo D'Alema secondo cui dal voto dei circoli sarebbe emerso un "chiaro orientamento" perché i congressi servono a "discutere e decidere". "E' una libera interpretazione - dice Franceschini - lo statuto del Pd lo abbiamo votato all'unanimità, forse molti in quel momento erano distratti". L'undici ottobre, giorno del congresso del Pd, per Franceschini sarà "una bellissima giornata", ma chi sarà il nuovo segretario si deciderà il 25 ottobre con le primarie aperte a tutti gli elettori che si riconoscono nei valori del Pd.
Questione morale
Franceschini risponde sul caso delle tangenti nella sanità in Puglia, che coinvolgono anche amministratori del partito democratico. "Ci deve essere un livello di rigore nella politica cento volte più alto del livello di cui si occupa la magistratura, perché ci sono molte cose che possono non essere reati ma che ...

venerdì 18 settembre 2009

ALESSANDRA FONTANA - COLLEGIO 6 (Salò-Garda, Bassa Orientale)


Data nascita 05/09/1976 Gavardo (Bs)
Ho vissuto a Vobarno prima a Lonato poi e dal 2003 a Calcinato.
Sposata dal 2002 con Alessandro mamma di Emma (5 anni) e Giovanni (1)
Dopo il dploma tecnico commerciale, ho conseguito la laurea triennale in Operatore dei beni culturali presso l'univarsità cattolica di Brescia e recentemente il
diploma triennale presso l'istituto di scienze religione sempre a Brescia.
Nel mio "periodo lonatese" ho avuto un incarico come assessore alla pubblica istruzione e alla cultura nel suddetto paese.
Esperienze lavorative: dopo una breve parentesi presso una biblioteca a
brescia dal 2002
insegno religione cattolica (con grande soddisfazione) nella scuola primaria
(attualmente a Montichiari)

Appoggio la mozione Franceschini perchè...

- lo trovo il volto "più pulito" della politica...il volto del PD che
maggiormente auspico.

- Lo trovo un uomo che sa chiaramente dire dei sì e dei no

- Lo trovo un uomo disponibile al dialogo con tutti...ma non a fare allenaze
con tutti

- Lo trovo un uomo che ha voglia di vedere nel partito e nella politica volti
nuovi, giovani
che hanno voglia di crescere

DARIO...TI VOGLIAMO ANCORA SEGRETARIO!!!!

ROBERTO OMODEI - COLLEGIO 4 (città e interland)

Sono nato a Brescia il 21 ottobre 1988, e da sempre risiedo nel quartiere di Chiesanuova.
Ho conseguito la maturità scientifica al liceo Calini, ed attualmente sono iscritto alla Facoltà di Giurisprudenza dell'università cittadina. Da sempre volontario in oratorio, seguo il gruppo degli adolescenti.
Ho partecipato sin dal 14 ottobre 2007 al processo costituente del Partito Democratico, per il quale, dalla primavera 2008, sono consigliere alla Circoscrizione Sud.
Scelgo Franceschini perché...
... nel suo progetto riconosco la volontà di non tornare alle precedenti esperienze politiche, nelle quali faccio fatica ad identificarmi, ma anzi di rendere più robusto e moderno il PD, scegliendo anche forme di partecipazione aperte ed innovative, come le primarie
... leggo nelle sue proposte una grande attenzione al futuro: non solo quello del PD, ma quello dell'Italia e degli italiani (educazione, green economy, ricerca, riforme istituzionali, attenzione al precariato e alle mutate esigenze del mercato del lavoro)

DAVIDE TOSA - COLLEGIO 7 (Val Camonica, Val Trompia, Valsabbia)


Mi chiamo Davide Tosa ho 20 anni e vivo in un piccolo comune in Valle Camonica, Saviore dell'Adamello, attualmente sono iscritto all'università degli studi di Milano nella facoltà di scienze politiche. Sono una persona decisa e schietta e non mi piace dilungarmi in lunghi discorsi.
Ho deciso di appoggiare la mozione Franceschini per tre motivi ben precisi:
1) Secondo me Dario Franceschini rappresenta realmente il rinnovamento che la politica necessita per riacquistare la credibilità persa negli ultimi anni, inserendo, (non solo a parole) nella politica gente nuova e giovane.
2) Perchè durante la sua segreteria è riuscito a mantenere l'ordine all'interno del partito.
3) Perchè ha preso una posizione netta e decisa contro quelle persone che all'interno del nostro stesso partito tramano nell'ombra.
4) Perchè anche lui come me crede nell'estrema importanza di ampliare i fondi rivolti alla ricerca scientifica.

DANIELA NEDELCU - COLLEGIO 6 (Salò-Garda, Bassa Orientale)


Mi chiamo Daniela Nedelcu, faccio parte del direttivo Pd Bedizzole. Lavoro come mediatore culturale e come volontario in varie realtà associative. Ho fondato e sono presidente dell’associazione interculturale Tutti Insieme Onlus.
La passione politica c’è sempre stata nella mia vita. Qualche anno fa dicevo ad un amica che l’unico uomo politico che mi convince e di cui mi fido pienamente, per le sue idee e umanità è Veltroni e lo paragonavo a Lorenzo il Magnifico per il suo lavoro illuminato come sindaco di Roma. Perciò dal giorno stesso che Veltroni ha accettato di candidarsi per la segreteria io ho respirato solo Pd.
Credo che siamo in un’epoca di grandi trasformazioni e per quello drammaticamente eroica e anche bella se la si vive con sincerità e disinvoltura politica. Veltroni e Franceschini la vivono cosi, e io mi riconosco in questa forma esistenziale.

Io sostengo Franceschini perchè:

1) Non voglio cambiare la parabola della costruzione del Pd. I nostri due segretari hanno ereditato gli apparati di partito dei partiti precedenti, che è ovvio che cosi sia. Solo che un partito nuovo deve diventare nuovo dal suo interno. Non dico che non vanno bene le persone che sono dentro, ma dico che c’è bisogno di una ossigenazione e una riorganizzazione interna decisa dai tesserati e dagli elettori del Pd in conseguenza all’assetto della modernità reale a cui si vuole avvicinare il PD. Voglio che prima di cambiare il Segretario, visto che Franceschini lo fa molto bene (vi prego, seguite le sue battaglie sul suo sito o sul sito del Pd, non in Tv), dare tempo per finire il processo di nascita del Pd al suo interno e dare tempo alla popolazione di cogliere la nuova immagine del Pd;

2) Franceschini è un uomo che ha esperienza politica senza essere per questo compromesso.
Si, è vero entra nel secondo Governo D'Alema come sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega alle Riforme Istituzionali, riconfermato poi dal successivo Governo Amato. I sottosegretari di Stato possono intervenire, quali rappresentanti del Governo, alle sedute delle Camere e delle Commissioni parlamentari, sostenere la discussione in conformità alle direttive del Ministro e rispondere ad interrogazioni ed interpellanze.
Ai sottosegretari alla Presidenza del Consiglio al quale sono attribuite nel decreto di nomina le funzioni di segretario del Consiglio dei Ministri che, secondo l'art. 4 della L. 400/1988, cura la verbalizzazione e la conservazione del registro delle deliberazioni. Non avrebbe avuto mai le prerogative per contestare il suo governo di non avere fatto il conflitto d’interesse, anche perché il suo gruppo del PPI, nel II governo D’Alema, era minore ai DS. (fonte: wikipedia)

A nome del Governo segue in particolare il tema della legge elettorale , e sino all'approvazione definitiva, la legge costituzionale di riforma degli Statuti delle Regioni a Statuto speciale, l'introduzione del Diritto di voto per gli italiani all'estero e le modifiche al Titolo V della Costituzione . La sua riforma, come un federalismo delle regioni di buon senso che a differenza del vecchio Titolo V - stabilisce e applica tributi ed entrate propri in armonia con la Costituzione (e non, come nel vecchio articolo, “nei limiti stabiliti da leggi della Repubblica”).

3) La sua storia politica è coerente alle sue parole e ai suoi progetti futuri per il Pd:
Fondatore dei Cristiano Sociali nascono il 14 settembre 1993 come scissione dalla Democrazia Cristiana con lo scopo di offrire una presenza organizzata al cristianesimo sociale nell'allora schieramento dei progressisti. Il movimento riprende nel nome il Partito Cristiano Sociale di Gerardo Bruni (attivo nell'immediato dopoguerra alle elezioni del 1946 e del 1948) e si ispira "ai principi etico-politici di democrazia, solidarietà, libertà ed uguaglianza sanciti dalla Costituzione". Al movimento, formato da cristiani progressisti e socialisti cristiani, aderirono, tra gli altri, anche personalità quali Dario Franceschini , Paola Gaiotti , Gianni Mattioli , Luciano Guerzoni , Luigi Viviani, Laura Rozza , Aldo Preda e altri, compresi molti sindacalisti.
In occasione degli Stati generali della sinistra a Firenze, il 13 febbraio 1998 , i Cristiano Sociali hanno contribuito alla fondazione dei Democratici di Sinistra insieme a Partito Democratico della Sinistra , Comunisti Unitari , Sinistra Repubblicana e Federazione Laburista .
Nel 2004 il movimento si è formalmente costituito in associazione, con coordinamenti regionali e provinciali, all'interno del Partito Democratico . (Fonte: wikipedia)

CREDO CHE SIA L’ONDATA GIUSTA PER VINCERE SE SIAMO COERENTI! Pensate alla imminente crisi di governo (vedi scandali, processi, e guerra poltrone nelle regioni del Nord Italia, la fine della cultura dei condoni con le tragedie Aquila e Messina). Pensate ai democratici che vincono e riformano nel mondo. Pensate alle forme partito che vincono in Europa, in nessun caso quelli di dubbia alleanza che ci sminuiscono. Noi siamo un partito che nella forma proposta da Franceschini può vincere se lo sosteniamo e non ci umiliamo a delle aspirazioni di alleanze tipo UDC che non ci permetteranno di governare. O con un vicesegretario di Bersani come Letta che ha votato come il PDL sul fine vita di Eluana e che poi si dice ‘laico’.
Bersani per fare bene il ministro non ha bisogno di tutto il suo attuale seguito di dirigenti consumati e superati dalla storia. Invece per fare il segretario ha bisogno di loro, perché sono persone che ti scavano sotto se li mandi in pensione.
Franceschini e Marino sono il nuovo, non nel senso che non hanno mai fatto politica, tutti è due sono parlamentari, uno con più esperienza, uno con meno esperienza, ma hanno il nuovo nel MODELLO ITALIA che propongono, nell’innovazione, nella modernità.

Non voglio più politici che parlano politichese, voglio politici che parlano realisticamente. Voto Franceschini perché non parla politichese e a differenza di Bersani dice le cose con le loro parole:
- ambientalismo = NO nucleare
- stato laico = NO alleanze con UDC, NO Binetti
- radicamento territorio = NO Bassolino
- opposizione = NO assenteismo in parlamento
- dirigenti giovani/futuro = scuola di politica per i giovani, Serracchiani, etc.

CLAUDIA BAITELLI - COLLEGIO 5 (Sebino, Franciacorta, Bassa Occidentale)

"Ho 22 anni e mi sto laureando in Economia per l'arte la cultura e la comunicazione presso l'Università Commerciale Luigi Bocconi, dove attualmente ho iniziato un percorso  di specializzazione in Management delle Amministrazioni Pubbliche ed Internazionali. Nel 2006 ho partecipato alla fondazione della sezione giovanile dell'ANPI locale, dove tuttora investo parte del mio tempo libero per la promozione della cultura locale e la difesa e diffusione dei principi della Costituzione Italiana. Mi sono avvicinata al PD durante la sua costituzione e ho deciso di intraprendere questo percorso perchè credo che il Partito Democratico possegga un potenziale immenso. Questo potenziale è costituito dalle migliaia di persone che con la loro grinta hanno dato voce al sogno di un paese capace di rispondere alle esigenze di tutti i suoi cittadini, nel rispetto della persona e delle leggi, per fare si che solidarietà ed uguaglianza non restino parole prive di contenuti, ma reali ed effettivi principi di convivenza.
Io sostengo Franceschini perchè nelle sue parole ho riconosciuto un progetto valido ed innovativo, il progetto di una nuova politica, una politica giovane e trasparente, una via nuova che vuole dare risposte chiare ed efficaci alla gente."

martedì 15 settembre 2009

Franceschini: «Ma quale "grande" è solo il solito centro residuale»

Ma quale Grande Centro? «Ci si mette davanti l'aggettivo "grande" ma poi si scopre che come sempre è un partito residuale, siamo al trentaduesimo tentativo dall'inizio della Repubblica». Così il segretario del Pd Dario Franceschini intervenendo alla Scuola di formazione del Pd a Cortona replica a Casini. E boccia il progetto appena rilanciato dal leader dell'Udc a Chianciano.
Dal bipolarismo - scandisce Franceschini - non si torna indietro. A Casini che ha già dato per sepolta la vocazione maggioritaria del Pd e con essa lo stesso bipolarismo replica. «Non dobbiamo tornare indietro dal bipolarismo e dall'alternanza di governo. Io non voglio che attraverso il cambio di legge elettorale si vada ad una scomposizione del campo del centrosinistra». «Dopo Berlusconi -prosegue il segretario del Pd parlando alla scuola di formazione del partito- non vorrei che scoprissimo che il bipolarismo si è fatto soltanto attorno a Berlusconi: da una parte chi stava con lui e dall'altra chi stava contro. Non vorrei che si tornasse alle alleanze che si fanno dopo il voto. A quel tipo di politica lì. No, noi dobbiamo difendere il bipolarismo e -conclude- non tornare indietro».
Ma dai bersaniani arrivano subito critiche e accuse di tentennamenti. Nella posizione del segretario, osserva Filippo Penati, «intravediamo una certa confusione, frutto probabilmente delle mille voci in tema di alleanze presenti nella sua mozione».
Il segretario del Pd a Cortona parla di alleanze e precisa che accordi alle regionali si faranno «attorno ad un programma e a idee condivise». Franceschini cerca di tracciare l'identità del nuovo partito. Sul testamento biologico, ripete che la divisione tra laici e cattolici non ha senso e difende il diritto, in un grande partito come il Pd, di dare voce a tutte le sensibilità: «Ci interroghiamo, discutiamo ma alla fine prendiamo una posizione nel rispetto del principio sacro ... della laicità dello Stato». Sulla questione morale, suggerisce «prudenza» e lancia un monito: «Noi dobbiamo avere una soglia di vigilanza che è molto più alta, nel rigore dei comportamenti, nella distinzione tra il pubblico e il privato». E respinge l'idea che ci sia una questione nel Pd «perchè sarebbe un'offesa a migliaia di amministratori, quadri dirigenti e iscritti che fanno bene, che operano sul territorio anche in situazioni difficili».
Sulla sicurezza: «La destra offre solo protezione dalle paure e ha trascinato il Paese nel presente, incapace com'è di fare scelte che daranno frutti nel futuro - dice - Ma se noi portiamo la sfida su una visione di società del futuro noi possiamo vincere». Mea culpa sulla sottovalutazione da parte del centrosinistra del bisogno di sicurezza contro la criminalità espressa dalla gente, quindi, ma: «la società del futuro è multietnica, più viva di quella rinchiusa in se stessa, barricata, e sostanzialmente vecchia». L' integrazione - scandisce è la strada da perseguire ancora e ancora. Gli under 40 lo applaudono poi quando parla di merito («parola che abbiamo colpevolmente lasciato alla destra») e di combattere il sistema delle caste offrendo «le stesse opportunità al figlio del medico e a quello dell'operaio». E salutano con una ovazione l'invito finale a scegliere il segretario «in libertà e piena coscienza, senza farvi condizionare».
Fonte: L'Unità

martedì 8 settembre 2009

Franceschini: «Accoglienza e fermezza»

Che il cattivismo non porti lontano lo dimostra lo stillicidio della cronaca quotidiana con l’amaro computo di tragedie del mare, barconi abbandonati alla deriva, respingimenti inquadrabili in un contesto di legalità internazionale solo con uno sforzo di fantasia (oltre che alcune torsioni giuridiche). E lo rendono evidente gli sbarchi, che dopo una pausa seguita alla firma dell’accordo con Gheddafi, sono ripresi con una certa frequenza.
Al cattivismo meramente propagandistico di un governo a chiara trazione leghista, il segretario del Pd Dario Franceschini contrappone una gestione del fenomeno migratorio basata sul doppio binario dell’accoglienza e della fermezza.
Lo ribadisce a Padova, dove è giunto alla festa provinciale del Partito democratico e dove ha festeggiato, insieme a Flavio Zanonato (appena rieletto sindaco, quarto mandato, mozione Bersani) e al segretario del Pd veneto Paolo Giaretta (mozione Franceschini) il primo compleanno del circolo del Pd intitolato all’intellettuale e politico romeno Nicolae Iorga.
Circolo a maggioranza straniera, fondato da due cittadini romeni – e frequentato anche da iscritti congolesi e moldavi, oltre che da italiani – che ha eletto consigliere comunale la romena Nona Evghenie, impiegata di banca con doppia cittadinanza, che con 330 preferenze risulta la donna più votata nella lista del Pd.
A dimostrazione del fatto che l’integrazione esiste (soprattutto se la si pratica e la si persegue) e che gli immigrati sono una risorsa, anche di dialettica democratica, del nostro paese. «Si deve seguire un modello che prevede l’accoglienza e il rispetto della diversità», sottolinea Franceschini.
Allo stesso tempo «serve la massima fermezza verso ciò che di criminale è legato ... all’immigrazione clandestina. Ma è ingiusto trasformare dei disperati che attraversano il mare per cercare asilo politico in spot elettorali». Come molte voci autorevoli hanno fatto notare – dalll’Onu al’Ue, dalla chiesa alle organizzazioni per i rifugiati – «il governo sta sbagliando».
Anche perché, nota Giaretta, «bisogna finirla di mettere l’accento solo sugli aspetti problematici dell’immigrazione, che pure ci sono e sono pesanti». Non più stranieri, «ma nuovi italiani, perché vengono in Italia per avere un futuro migliore, ma allo stesso tempo sono risorse importantissime per le nostre comunità », commenta Paolo Giacon, membro dell’esecutivo regionale del Partito.
Alcuni di loro fanno impresa, altri sono impegnati nel mondo del volontariato, altri ancora in politica: è l’immigrazione positiva che fa dell’Italia un paese più ricco da ogni punto di vista». Per ricordarla, e (per una volta) celebrarla, ieri il segretario dem ha voluto incontrare alcuni stranieri la cui storia parla di integrazione riuscita. Un modo per rispondere all’intolleranza e alla demagogia che alimentano episodi come quello della famosa pagina Facebook che invitava alla tortura dei clandestini da cui la Lega si è dissociata ufficialemente.

martedì 1 settembre 2009

LUCA BORMOLNI - COLLEGIO 6 GHEDI (Salò-Garda, Bassa Orientale)

LUCA BORMOLINI
Nato a Desenzano del Garda nel 1966, laureato in Architettura, lavoro come libero professionista nel comune gardesano da 15 anni.
Vengo dall’esperienza del Partito Popolare prima e della Margherita poi, con un approdo che definirei “naturale” al Partito Democratico ed al suo progetto.
Sono attualmente membro della segreteria del PD della sezione di Desenzano del Garda.
Ho partecipato negli anni come appassionato e volontario alla gestione di realtà territoriali attive nel mondo della cultura e dello sport.
Perchè sto con Franceschini:
Perchè ha avuto il coraggio e la capacità di prendere in mano un partito in difficoltà e di ridargli orgoglio e voglia di costruire.
Perchè ha dimostrato che si può costruire un nuovo partito senza rinnegare il passato ma nel contempo guardando al futuro.
Perchè ha dimostrato un’attenzione al mondo giovanile e alle forze nuove del partito che altri non hanno.
Perchè il suo progetto di partito e di Italia riesce a comprendere che la società e il mondo del lavoro stanno cambiando e che sono i politici a doversi avvicinare alla gente per interpretarne i bisogni, e non viceversa.

ROSSELLA OLIVARI - COLLEGIO 7 Lumezzane (Val Camonica, Val Trompia, Valsabbia)


ROSSELLA OLIVARI
Ho 27 anni e abito a Gussago.
Ho conseguito una laurea in scienze dei beni culturali e sto conseguendo la laurea specialistica in filologia moderna. Durante gli studi ho lavorato presso aziende private in qualità di impiegata, ho svolto il servizio civile volontario presso la biblioteca del comune di Flero, ho impartito lezioni a ragazzi di scuole elementari e medie, ho svolto supplenza come docente presso l’IPC GOLGI di Brescia ed ho collaborato con la rivista d’arte bresciana Stile. Da tre anni gestisco un’ attività autonoma di edicola, libreria e articoli da regalo.
Da due anni lavoro con il circolo di Gussago dove, in occasione della preparazione del programma per le scorse amministrative, ho coordinato il gruppo di lavoro deputato all’elaborazione delle proposte relative alla cultura, l’istruzione giovani e formazione. Attualmente oltre a proseguire con l’attività del gruppo, sono membro della commissione biblioteca.


Ho deciso di sostenere la lista Semplicemente Democratici e la mozione Franceschini perché:

  1. voglio un partito che sappia esprimersi con chiarezza, coerenza, unità;
  2. per un PD che sappia prendere decisioni, lavori in maniera efficace ed efficiente, sappia adeguarsi ai tempi odierni;
  3. per un opposizione che sia sempre, nel contempo, decisa ma costruttiva ovvero ponga sempre un’alternativa per migliorare la società attuale;
  4. per un partito che realizzi la vocazione maggioritaria, sappia essere una grande formazione in grado di raccogliere tante e diverse sensibilità per trarre poi proposte di sintesi;
  5. per una politica che valorizzi il merito, garantisca l’uguaglianza e promuova una società più giusta dove sia fondamentale, per tutti, il rispetto delle regole;
  6. per una politica che guardi al futuro e sappia cogliere le opportunità date dall’Unione Europea;
  7. per una politica che sappia dare risposte a tutti i cittadini, che trovi i giusti compromessi favorendo la coesione sociale.

GIULIA ZAMBOLIN - COLLEGIO 4 Brescia (città e interland)


Sono nata a Brescia il 2 gennaio 1988. Dopo essermi diplomata al Liceo Scientifico ad indirizzo Artistico “Leonardo” di Brescia nel 2007, ho frequentato per un anno la facoltà di Biotecnologie degli Università degli Studi di Milano. L’anno successivo, dopo aver superato il test di ammissione, ho cominciato a frequentare Medicina e Chirurgia a Brescia, dove studio tutt’ora.
Gioco come portiere nella squadra di calcio femminile “Virtus San Faustino” , e nel tempo libero amo dipingere e scrivere.
Ho iniziato ad impegnarmi in politica in occasione delle elezioni Amministrative di Brescia, candidandomi al consiglio della Circoscrizione Centro e successivamente sono entrata a far parte dei Giovani Democratici.
Il Partito Democratico è stata la mia prima esperienza politica, quindi mi posso considerare una “democratica pura”, estranea a tutte le correnti legate al passato che troppo spesso sono state motivo di divisione all’interno del partito.
Ho scelto di sostenere Dario, attraverso la lista di Debora, perché credo che la sua proposta sia quella che più guarda al PD come ad un partito “di tutti” e “fatto da tutti”, privo di quelle chiusure che hanno impedito ai partiti degli anni passati di radicarsi veramente tra la gente.

ELISA BATTAGLIA - COLLEGIO 5 CHIARI (Sebino, Franciacorta, Bassa Occidentale)


Sono nata il 12 Settembre 1988 e faccio parte del direttivo del PD di Orzinuovi.
Ho conseguito la maturità scientifica ed ora studio presso la Facoltà di Fisica dell’Università Cattolica.
Da sempre interessata a mondi diversi (quali la danza, il tennis, la musica e il teatro) ho seguito con curiosità e attenzione l’evoluzione del Partito Democratico.
Ho scelto Franceschini perché …
   1. entrambi non temiamo le sfide;
   2. capiamo la profonda ricchezza della diversità ;
   3. preferiamo la chiarezza e la sintesi ai discorsi
       ampollosi;
   4. ascoltiamo le persone, non solo noi stessi;
   5. l’Italia, il suo passato, presente e futuro ci sta a cuore
           per davvero.