Il documento presenta alcuni punti chiave che i sottoscrittori vogliono proporre al Pd bresciano. Non si tratta, per ora, di una mozione ma solo di uno spunto per il lavoro futuro: «Una proposta che rimane sempre aperta ai contributi di tutti» assicurano i firmatari, tra cui figurano molti amministratori locali. Il documento intende lavorare per l’unità del partito: «Un’unità che dimostriamo nella trasversalità delle sottoscrizioni - fa notare Antonio Vivenzi, sindaco di Paderno -. Infatti tra di noi ci sono iscritti e simpatizzanti che hanno sostenuto le mozioni Bersani, Franceschini e Marino così come persone che provengono da culture politiche diverse. Ci accomuna l’impegno a costruire il Partito democratico».
Secondo Vivenzi, il Pd bresciano ha bisogno di «coinvolgere meglio gli amministratori e le persone che lavorano sul territorio e sono già conosciute per le loro capacità».
Per questo il documento punta su territorialità e radicamento: «La territorialità nella nostra provincia è mancata in questi primi anni di Pd - sottolinea Domenico Migliorati, primo cittadino di Pralboino -. Dobbiamo al contrario rafforzare il nostro radicamento sul territorio valorizzando le esperienze locali. C’è bisogno di investire non solo sulla città ma anche sul resto della provincia».
Un elemento fondamentale è «il rinnovamento del nostro modo di far politica e degli attori che saranno chiamati a rappresentarla. Un rinnovamento vero - precisa il consigliere provinciale Roberto Cammarata -, non un semplice ricambio che si limiti a meccanismi di parziale cooptazione dall’alto. Servono idee nuove, contenuti nuovi e persone nuove».
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