sabato 10 ottobre 2009
Perchè abbiamo scelto Dario Franceschini e la sua mozione
Perché l'Italia ha bisogno di Fiducia, Regole, Uguaglianza, Merito e Qualità
Perché quando Veltroni si è dimesso ha accettato la “patata bollente” mentre qualcun altro si defilava
Perché da quando è segretario del PD ha condotto un'opposizione determinata al governo Berlusconi e fatto proposte concrete e utili agli italiani
Perché vuole un PD dove si sta insieme sulla base di dove vogliamo andare e non guardando da dove veniamo
Perché è contro il nucleare e per la Green Economy
Perché è simpatico e simpatia significa sentire insieme
Perché candidandosi si è rivolto direttamente ai cittadini democratici senza fare accordi di apparato
Perché vuole un PD forte in grado così di fare alleanze sulla base di programmi condivisi e non ammucchiate perdenti anti-Berlusconi
Perché sul rinnovamento della classe dirigente ha le idee chiare, dice i si e dice i no, sia al nord che al sud
Perché vuole un partito radicato nel territorio e sa che il radicamento si fa con iscritti ed elettori
Perché crede in una legge elettorale che ripristini i collegi uninominali e riporti la scelta dei candidati nelle mani degli elettori
Perché con lui ci sono Debora Serracchiani, Rita Borsellino, David Sassoli, Pietro Ichino, Renato Soru, Damiano, Mario Adinolfi, Piero Fassino, e tante altre persone coraggiose che hanno voglia di cambiare l'Italia. Semplicemente Democratiche.
Perché sfida le destre non rincorrendole sul loro terreno ma proponendo un modello di società alternativo che vuole costruire il suo futuro e non subirlo
Perché ripropone valori che la destra sta cercando di cancellare ridando un senso e dignità a parole come solidarietà, condivisione, partecipazione, legalità, integrazione e sicurezza
Perché vuole un partito plurale che fa della contaminazione tra le visioni del mondo e le culture politiche al proprio interno, una ricchezza , un argine efficace contro tutti gli integralismi e i fondamentalismi, religiosi come ideologici.
Perché ci vuole sempre più coraggio quando si sceglie di andare avanti. Fermarsi o tornare indietro può essere più tranquillo e rassicurante, soprattutto in un tempo di paure e incertezze. Ma noi vogliamo un partito che ha il coraggio di rischiare.
Perché quando Veltroni si è dimesso ha accettato la “patata bollente” mentre qualcun altro si defilava
Perché da quando è segretario del PD ha condotto un'opposizione determinata al governo Berlusconi e fatto proposte concrete e utili agli italiani
Perché vuole un PD dove si sta insieme sulla base di dove vogliamo andare e non guardando da dove veniamo
Perché è contro il nucleare e per la Green Economy
Perché è simpatico e simpatia significa sentire insieme
Perché candidandosi si è rivolto direttamente ai cittadini democratici senza fare accordi di apparato
Perché vuole un PD forte in grado così di fare alleanze sulla base di programmi condivisi e non ammucchiate perdenti anti-Berlusconi
Perché sul rinnovamento della classe dirigente ha le idee chiare, dice i si e dice i no, sia al nord che al sud
Perché vuole un partito radicato nel territorio e sa che il radicamento si fa con iscritti ed elettori
Perché crede in una legge elettorale che ripristini i collegi uninominali e riporti la scelta dei candidati nelle mani degli elettori
Perché con lui ci sono Debora Serracchiani, Rita Borsellino, David Sassoli, Pietro Ichino, Renato Soru, Damiano, Mario Adinolfi, Piero Fassino, e tante altre persone coraggiose che hanno voglia di cambiare l'Italia. Semplicemente Democratiche.
Perché sfida le destre non rincorrendole sul loro terreno ma proponendo un modello di società alternativo che vuole costruire il suo futuro e non subirlo
Perché ripropone valori che la destra sta cercando di cancellare ridando un senso e dignità a parole come solidarietà, condivisione, partecipazione, legalità, integrazione e sicurezza
Perché vuole un partito plurale che fa della contaminazione tra le visioni del mondo e le culture politiche al proprio interno, una ricchezza , un argine efficace contro tutti gli integralismi e i fondamentalismi, religiosi come ideologici.
Perché ci vuole sempre più coraggio quando si sceglie di andare avanti. Fermarsi o tornare indietro può essere più tranquillo e rassicurante, soprattutto in un tempo di paure e incertezze. Ma noi vogliamo un partito che ha il coraggio di rischiare.
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